"Voi sapete cos'è una classe prima dell'arrivo del maestro: i bambini corrono dappertutto, gridano, bisticciano... È normale; come dice il proverbio, “Quando il gatto non c'è, i topi ballano”. Ma ecco che arriva il maestro: in pochi secondi tutti hanno trovato il proprio posto, perché è entrato il capo, la testa. Ebbene, le stesse leggi esistono anche in noi. In noi, Dio è la testa, il capo, il centro, ma a condizione che noi Gli apriamo una porta affinché Egli possa entrare; in caso contrario regnerà sempre il caos.
Quando sento dire da qualcuno: «Io non ho bisogno di Dio, me la cavo benissimo senza di Lui», posso rispondergli che in effetti se la caverà, ma in quale disordine, in quale oscurità e con quali perdite! La testa, ovvero il Signore, introduce l'ordine fra le cellule del nostro organismo; quando Egli è presente, esse lavorano in un'intesa perfetta, e la vita circola.