"Nel suo significato originario, la parola “carità”, che come la fede e la speranza è una virtù teologale (ovvero che ha Dio come oggetto), designa l'amore dell'uomo per Dio, da cui deriva necessariamente l'amore per il prossimo. Purtroppo, con il tempo, il termine “carità” ha finito per perdere il suo significato sublime, e quella che oggi viene definita “carità” si esprime con atti che possono non essere accompagnati da alcun sentimento di amore vero. Molti “fanno la carità” perché la Chiesa e la famiglia hanno insegnato loro che bisogna dare ai poveri, soccorrere gli infelici ecc.