"Ogni apprezzamento che gli esseri umani esprimono riguardo agli esseri e alle cose deriva da un paragone: essi preferiscono una certa persona a un’altra, una certa cosa a un’altra, e per potersi pronunciare ed esprimere la loro preferenza, è necessario che in qualche modo abbiano fatto un paragone. Così, per tutta la vita paragonano la propria casa o la propria automobile a quelle del vicino, e si sforzano di eguagliare coloro che possiedono un maggior numero di cose, cose migliori, più vaste o più belle, perché credono che quelle persone siano più felici.
In ambito materiale gli esseri umani sono perfetti nel fare paragoni, ma in ambito spirituale non sono tanto disposti a paragonare: se incontrano un saggio, un essere disinteressato, colmo d’amore e padrone di sé, non si domandano: «Ma come sono io in confronto a lui?»…